Squadra – Boris x Yuri


“Perchè dovrei prendere anche il cinese, scusa?” domando, palesando apertamente la mia perplessità a riguardo.
Capisco lui, ma Rei che c’entra?
“Perchè io e lui siamo una squadra.” ah-ah… “… E siamo la tua unica possibilità di vincere.”
“Mi sembri piuttosto sicuro di te.” lo provoco “… Non ti starai montando un po’ troppo la testa?” dopo aver battuto Brooklyn, è veramente convinto di poter battere chiunque?
“Lo vedrai tu stesso. Allora?”
“Non so.” replico, fingendomi pensieroso “… Se fosse solo uno di voi…”
“Questa non è una trattativa, Yuri.” mi zittisce, infastidendomi “… Fammi sapere cosa decidi, prima che cambi idea.” detto questo, riattacca, senza darmi la possibilità di controbattere.
Tks! Tu guarda che tipo!
Riattacco anch’io e, sapendo per esperienza quanto è suscettibile come personaggio, mi dirigo senza esitazione in palestra, piuttosto sicuro di trovarci Boris. Così è e, sebbene non distolga la propria attenzione dal bilanciere che sta utilizzando, si accorge lo stesso della mia presenza, dal momento che mi chiede:
“Chi era al telefono?”
“Indovina.”
“Sergej?”
“No.” peggio. Decisamente peggio. “… Kai.” per poco non si sbilancia, rischiando di far cadere i pesi a terra e, dopo aver rimesso la barra al proprio posto, ribatte, mettendosi seduto:
“Non dirmi che vuole unirsi di nuovo a noi!”
“Bingo.” rispondo, appoggiandomi ad una spalliera.
“E qual è il suo obiettivo, ora?”
“Battere Takao, presumo.” come al solito “… Ma questa volta vuole portarsi dietro il cinese.” ne resta sorpreso.
“Intendi Rei?”
“Se conosci un altro cinese che si porterebbe dietro…”
“Ma che gli dice il cervello?” non credo sia il cervello a ragionare…
Comunque sia…
“Tu che ne pensi?”
“Che Kai è un tipo strano, senza dubbio.” invece credo che sia più semplice di quanto pensiamo “… Però è anche vero che, ora che Sergej ha deciso di studiare biologia marina, siamo rimasti solo io e te in squadra.”
“Quindi saresti d’accordo?”
“Diciamo che non ho motivo per rifiutare.” torna sdraiato e, perdendosi ad osservare il soffitto, mi fa notare, riflettendo a voce alta:
“In fondo, questo è il primo torneo a cui parteciperemo senza l’ombra di Vorkov su di noi. Loro due sono ottimi blader e mi sentirei tranquillo, sapendoli dalla nostra parte.” su questo non posso dargli torto “… Potrebbe essere la nostra occasione di scendere in campo come abbiamo sempre sognato.” pensando solo al beyblade e nient’altro, liberi da qualsiasi pensiero e risentimento?
“Suppongo tu abbia ragione.” mormoro, chiudendo gli occhi, senza riuscire a frenare un sorriso “… Quindi è deciso?”
“Se tu sei d’accordo…” annuisco.
Lo sono.
“E…” prosegue con un lieve imbarazzo nella voce “… Ora che non c’è più Vorkov in giro… Potresti anche accettare di uscire con me, una sera.” uscire con lui una sera?
“Che delusione.” commento, mutando il mio sorriso in un ghigno “… Mi hai fatto aspettare tutto questo tempo per chiedermi un misero appuntamento di una sera?” da lui mi aspettavo di più!
“Non… Non intendevo questo!” esclama in evidente difficoltà “… Cioè! Per cominciare, una sera! Poi… Voglio dire..! Insomma..!”
“Avanti di questo passo, diventerò vecchio prima che tu ti faccia avanti come si deve.”
“Ma..! Non è colpa mia, se prima c’era Vorkov!”
“Provi a nasconderti dietro di lui?” domando, sfidandolo con lo sguardo e mantenendo il sorriso.
“Certo che no!” ribatte, scattando seduto “… È solo che non volevo che ci fosse il suo spettro su di noi!” smetto di sorridere mentre lui, guardando di lato, prova a spiegarmi:
“Insomma… Lui è sempre stato il nostro primo pensiero, no?”
“E con questo?”
“Ecco…” si gratta nervosamente una guancia con l’indice, proseguendo:
“Io ho sempre pensato che… Se fossi uscito con te… Avrei voluto farlo libero da ogni pensiero e preoccupazione…”
“È per questo che ci hai messo tanto?” annuisce, facendomi sospirare e, dirigendomi verso la porta, lo avviso:
“Vedi di darti da fare, allora. Non sono un tipo paziente, io.” non ho intenzione di aspettare in eterno!
“Quindi è un sì?”
“Secondo te?” non dovrò scriverglielo a caratteri cubitali, mi auguro!
Lo guardo da sopra una spalla, avvertendolo:
“Se mi fai aspettare troppo, cambierò idea.”
“Non accadrà.” lo spero.
Perchè anch’io voglio sapere com’è stare con lui, liberi da ogni pensiero e preoccupazione che ci ancora al passato. Voglio guardare avanti, insieme.
Io… Non ne vedo davvero l’ora.

 

** Fine **

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