I’ll catch you – Capitolo unico


Sollevo il bilanciere con un ultimo sforzo, prima di rimetterlo con un tonfo metallico sul proprio sostegno. Lascio la presa sul manico, così da far ricadere stancamente le braccia, sentendole dolere leggermente ma non abbastanza da farmi desistere.
“Ti stai ancora allenando?” guardo l’ingresso della sala pesi, vedendo Muro-chin già pronto per andare a cambiarsi.
“Ho ancora due serie da venti da fare.” e poi tocca alle gambe.
E poi forse potrò andare anch’io.
“In quest’ultima settimana ti stai dando parecchio da fare.” annuisco e, mettendomi seduto, mi guardo le mani, ammettendo:
“Voglio diventare più forte.”
“Lo vedo.” sì, ma non per il motivo che pensa lui.
“E voglio diventare più alto.”
“Non pensi di esserlo già abbastanza?” mi prende in giro, con una nota divertita nella voce.
“In linea di massima, sì.” chiunque lo penserebbe, presumo “.. Ma ultimamente non posso fare a meno di desiderarlo.” non risponde ma il semplice sentirlo avvicinarsi mi fa capire di avere la sua attenzione, motivo per il quale proseguo:
“Continuo a sognare la tua schiena che si allontana e, per quanto io ci provi, non riesco a raggiungerla.” stringo le mani a pugno, riaprendole subito dopo “.. Quindi immagino che, se fossi più alto, con braccia e gambe più lunghe e forti, avrei più possibilità di poterti afferrare.” e di impedirti di andartene.
O almeno.. Questa è la sensazione che ho.
E non riesco a levarmela dalla testa.
Non importa quanti snack mangi, non vuole saperne di sparire.
Vengo riportato bruscamente alla realtà da un colpetto sulla fronte che, oltre a farmi male, mi fa voltare verso Muro-chin il quale, prima che possa riprenderlo per la sua trovata, mi sorride, mormorando:
“Non ti sembra un sogno assurdo, per uno che riesce a coprire la zona all’interno della linea dei tre punti da solo?” non ribatto, più per la sua espressione che per altro, portandolo ad aggiungere, trattenendo una risatina:
“Io ne ricoprirò un terzo, se tutto va bene.” e quindi è impossibile che ciò accada?
Torno con gli occhi sulle mie mani e, accennando a mia volta un sorriso, ammetto:
“Forse è così.” ed io mi sto preoccupando troppo.
Annuisce, dirigendosi verso la porta.
“Anche perchè ti stai dimenticando della cosa più importante.” ovvero?
Lo guardo e lui, dandomi la schiena, si ferma sull’uscio, terminando:
“Io non ho intenzione di andare da nessuna parte.” dopo di che se ne va, dirigendosi con tutta probabilità verso gli spogliatoi, lasciandomi solo con le sue parole a riecheggiarmi nella testa.
Dunque è così, eh?
Sorrido e, alzandomi dalla panca, mi sciolgo i capelli, esclamando:
“Muro-chin, aspetta!” vengo anch’io!
Così faccio, dovendo solo affacciarmi alla palestra per poterlo individuare vicino ad una panchina, intento a recuperare la propria borraccia. Si accorge immediatamente della mia presenza e, intanto che lo raggiungo in pochi e rapidi passi, piega le labbra verso l’alto, scherzandomi:
“Non avevi un allenamento da finire?”
“Nahaa!” ribatto “.. Quello può aspettare.” ed andare completamente nel dimenticatoio!
Quello che conta è che lui non si allontani troppo. E, visto che non ne ha alcuna intenzione, perchè perdere tempo inutilmente?
** Fine **
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