Ho perso! – Capitolo unico

Corro velocemente verso la stanza in cui dormiamo, trovandovi all’interno esattamente chi cercavo, seduto con la schiena appoggiata alla parete.
“Kai!” esclamo, attirando su di me la sua attenzione. Raggiungo il suo fianco, inginocchiandomi per appoggiarmi di peso al suo braccio e continuare:
“Ho perso! Ho perso!”
“E allora?” come e allora??!
“Ho perso!” ribadisco, in caso non fossi stato abbastanza chiaro o non avesse capito. Alza un sopracciglio, replicando con tono piatto:
“Non vorrai mica che ti vendichi, vero?” vendicarmi?! Certo che no! Per quello basto io!
“Consolami!” non cambia espressione nè accenna a fare qualcosa, tanto che passiamo diversi secondi a fissarci in silenzio.
“Allora?” insisto.
Sospira e, distogliendo lo sguardo, commenta:
“Mi sembri piuttosto in forma.” mi imbroncio.
“E con questo?” io voglio essere consolato!
“Ti conviene spendere le tue energie per migliorare.” tks..! Sempre il solito!
“E va bene!” affermo, stizzito, alzandomi e dandogli la schiena “.. Vorrà dire che cercherò qualuno più incline di te a farlo!” riesco a muovere solo un passo, prima di sentirmi bloccare per un lembo della fascia che ho intorno alla vita e non poter così allontanarmi più del dovuto. Mi volto appena verso il mio ragazzo, senza mutare espressione, aspettando che sia lui a parlare.
“Veramente!” mormora con una nota seccata nella voce “.. Sei impossibile!” non ribatto, attendendo una reazione che non tarda ad arrivare. Infatti lascia il mio indumento ma solo per prendermi un polso e tirarmi a sè, con forza sufficiente per farmi ricadere sulle sue gambe.
Yatta! È fatta!
“Mi chiedo cosa devo fare con te.” borbotta ancora, chinandosi su di me. Non rispondo, preferendo chiudere gli occhi e concentrarmi sulle sue labbra che si posano sulle mie per qualche istante, con un tocco deciso.
“Di nuovo.” ordino, senza cambiare espressione e sporgendomi appena nella sua direzione. Ripete il gesto, facendolo durare alcuni attimi in più del precedente ma, nonostante ciò, continuo:
“Non basta.” sospira e, come avverto le sue braccia circondarmi la vita e le spalle per stringermi a sè, sollevo una palpebra, così da non perdermi il leggero sorrisino che cerca di trattenere mentre si china nuovamente su di me. Sorrido anch’io, sebbene lui non lo noti a causa della distanza minima che c’è fra di noi e che viene ricoperta in breve da lui che, questa volta, cerca un contatto più profondo a cui acconsento ben volentieri. Ricambio anche il suo abbraccio, appoggiando gli avambracci sulle sue spalle ed intrecciando le dita delle mani per stare più comodo.
“Meglio, adesso?” mi chiede, non appena si allontana di quel tanto che gli permette di guardarmi, cercando di non sembrare divertito.
“Un pochino!” rispondo, decisamente soddisfatto e contento di come si sia evoluta la situazione “.. Ma sono ancora giù!” sospira di nuovo, avendo probabilmente capito che mi servirà ancora un po’ di tempo e, accontentandomi ancora una volta, bisbiglia:
“Cerca di non farla diventare un’abitudine.” non ribatto, preferendo ricambiare il suo bacio.
Anche se.. Sinceramente, non capisco dove sta il problema! Se tutte le volte che perdo mi consola in questo modo, potrei anche concedermi qualche sconfitta in più, no?

** Fine **