Cose da grandi – Capitolo unico


“Nevica!” esclamo, senza potermi trattenere e sbattendo entrambe le mani sulla finestra.
“Siamo a dicembre.” mi fa notare Yuri, piatto, dalla poltrona su cui sta leggendo il suo libro “.. E, oltre a nevicare, fuori ci saranno almeno venti gradi sotto zero.”
“Lo so!” è proprio questa, la cosa che mi piace di più!
Lo sento sospirare pesantemente e, distraendosi dalla sua lettura, lo scorgo di riflesso appoggiare il tomo sulle gambe, per poi chiedermi:
“Si può sapere per cosa ti agiti così tanto? Succede praticamente tutti gli anni, in questo periodo.” già!
Con questo tempo, tutti i voli per Mosca sono cancellati. E questo significa solo una cosa: qualcuno non potrà tornare a casa, quest’anno!
Non posso fare a meno di ridacchiare, senza tuttavia rispondere.
Anche se glielo dicessi, non capirebbe. Quindi tanto vale non rispondere!
“Cosa avete da divertirvi tanto?” commenta Sergej, facendo il suo ingresso nella stanza.
È il nostro capitano a replicare, sporgendosi all’indietro per metterlo al corrente:
“Boris sta dicendo stupidaggini.”
“Dovrei stupirmi?” ehy!
Non mi danno il tempo di difendermi, cambiando argomento.
“Avevi bisogno di qualcosa?” si informa il rosso, facendomi voltare nella loro direzione per poterlo guardare.
“Semplicemente darti il regalo di Natale.” risponde il suo interlocutore, porgendogli un pacchetto.
Mi faccio più attento.
“Grazie. Vado a prendere il tuo.” osservo quindi il più basso alzarsi e lasciare la stanza e solo allora porto gli occhi sull’altro ragazzo rimasto.
Ricambia lo sguardo e lascia passare solo pochi istanti, prima di commentare:
“Tu hai già ricevuto il tuo.” non posso fare a meno di sorridere, rassicurandolo:
“Lo so.” e gli sono ancora molto grato.
Era esattamente quello di cui avevo bisogno!
Non proseguiamo oltre, interrotti dal ritorno del nostro capitano che, a sua volta, porge a Sergej un pacchetto, con un semplice:
“Questo è per te.”
“Grazie. Ho ancora un’altra cosa, per te.” cosa cosa?
Cerco di non spalancare gli occhi, quando lo vedo prendere un secondo regalo che prima non avevo visto e che gli consegna senza troppe cerimonie.
Mi avvicino anch’io, sporgendomi nella direzione di Yuri per vedere con i miei occhi ma, capendoci davvero poco, domando:
“Cos’è?” guarda il biglietto allegato, per poi metterci al corrente:
“È di Kai.” cos..?!
Guardo chi ha consegnato il pacchetto che, in risposta al mio sguardo accusatore, si limita a scrollare le spalle e poi spiegare al rosso:
“È arrivato qualche giorno fa.” qualche giorno fa?
E perchè non me l’ha detto? Avrei pensato personalmente a dargli fuoco!
“Se era per me, perchè ce l’avevi tu?”
“Perchè se l’avesse spedito a te, te ne saresti sicuramente dimenticato. Mentre se l’avesse spedito a Boris.. Sì, beh..” cosa?
Avrei casualmente fatto in modo di perderlo? Che problema c’è? Se era importante, avrebbe fatto in modo di fargliene avere un altro.
“Cos’è?” domando, cercando di mantenere un tono piatto.
Scarta il pacchetto, rivelando un sacchettino in tessuto con un fiocchetto e un filo per appenderlo.
Interessante..
Cos’è?
“È un portafortuna.” mi spiega Yuri, avendo probabilmente intuito la mia perplessità “.. Uno di quelli tipici giapponesi.” ah sì..
Ricordo che mi avesse accennato a qualcosa, una volta.
“Per..?” mi guarda perplesso.
“Per portare fortuna.”
“In che ambito.” non maschera del tutto un sorriso, ribattendo:
“Affar mio.” tks!
“Beh, io ho fatto quel che dovevo.” riprende Sergej, attirando la nostra attenzione “.. Buona notte.”
“Buona notte.” rispondiamo all’unisono e, una volta rimasti da soli, mi faccio coraggio, ammettendo:
“Anch’io ho.. Un regalo per te.” ne rimane sorpreso, più di quanto mi aspettassi e, dopo averlo preso, glielo tendo.
Lo apre e aspetto che veda la sciarpa per prenderla e, avvolgendogliela al collo, gli spiego:
“Esci sempre con solo il cappotto. Prima o poi prenderai freddo.” ed io voglio evitarlo.
“G.. Grazie, ma..” balbetta, distogliendo lo sguardo “.. Io.. Non ho niente per te..”
“Invece sì.” ribatto allegramente, prima di chiudere gli occhi e sporgermi leggermente nella sua direzione.
Devo attendere davvero parecchi secondi, prima che lo senta riprendermi:
“Non dire assurdità.” non sono assurdità e, per dimostrarglielo, non mi muovo, se non facendo un passo nella sua direzione.
“Toglitelo dalla testa.” sibila, spingendomi il volto all’indietro.
“Andiamo, Yuri..!” ci riprovo “.. È Natale!”
“E con questo?” ribatte, allontanandomi di nuovo “.. Non siamo più bambini!”
“Lo so.” affermo, aprendo gli occhi per guardarlo “.. Ma io non voglio una cosa da bambini. Io voglio un bacio da grandi.” rimane senza parole una manciata d’istanti, prima di borbottare:
“Sciocchezze.” tuttavia, non intendo cedere e, tornando di un passo vicino a lui, chiudo nuovamente gli occhi, in attesa che mi accontenti.
“Tu non cresci mai, sempre a fare questi giochetti stupidi.” non sempre.
Solo qualche vol..
Non riesco a concludere il pensiero, distratto da lui che mi prende il viso tra le mani, tirandomi nella sua direzione per appoggiare le labbra alle mie.
Ne rimango sorpreso, talmente tanto che il mio primo istinto è quello di spalancare gli occhi, ma resisto alla tentazione, approfittando della vicinanza per passargli le braccia intorno alla vita e stringerlo a me.
Subito dopo, mi pesta un piede, strappandomi un mezzo urlo per il quale apro la bocca ma che mi muore in gola non appena trasforma il suo gesto in uno più serio.
Da grandi.
Non ho la lucidità per reagire e, quando si allontana, non ho la forza di trattenerlo, rimanendo a fissarlo con la bocca ancora leggermente aperta quando mormora:
“Soddisfatto?” sì..
Decisamente sì..
Mi sguscia tra le braccia e, senza che io possa fermarlo, lascia la stanza, fermandosi sulla soglia solo per dirmi:
“Si sta facendo tardi. Va’ a dormire.”
“S-Sì..”
“Buona notte.” ‘notte..
Lo guardo andarsene e, solo quando è completamente sparito dalla mia vista, mi lascio cadere a peso morto sul divano.
Ho bisogno di qualche minuto, prima di riuscire ad accennare ad un sorrisino incoraggiato e, rialzandomi, mi avvio verso la mia camera.
Un bacio da grandi.
A questo punto, per l’anno prossimo, posso aspettarmi anche una relazione, da grandi?
Sorrido un po’ di più.
Viste le premesse.. Direi di sì.
Buona notte, Yuri. Non vedo l’ora che arrivi domani per vederti di nuovo!
** Fine **

È tempo di crescere, Boris! >.<
Non era esattamente così che pensavo sarebbe uscita una fanfic di beyblade dopo anni.. Sì beh.. È comunque un inizio! *smile*
Yue

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